Tac Cone Beam: di cosa si tratta?

Cos’è la Tac Cone Beam?

La tomografia computerizzata a fascio conico, nota anche come TAC Cone Beam, è una tecnologia di imaging medico che consente di ottenere immagini tridimensionali ad alta risoluzione di diverse parti del corpo, in particolare della regione cranio-facciale e dentale.

Questa procedura diagnostica si avvale di un cono di raggi X per catturare una serie di immagini 2D specifiche che vengono elaborate per creare una ricostruzione tridimensionale della zona interessata. Questo esame viene ampiamente utilizzato in campo odontoiatrico per la valutazione di patologie che colpiscono denti ed ossa mascellati, in particolare per la pianificazione degli impianti dentali, la diagnosi delle malocclusioni e l’identificazione delle lesioni ossee.

La maggior parte di pazienti che si sottopongono a questo esame soffrono di patologie degenerative ancor prima di seguire un piano di cura somministrato dal proprio odontoiatra. Poichè si tratta di un esame accurato e preciso, la Tac Cone Beam consente ai dentisti di visualizzare le strutture anatomiche in maniera dettagliata, fornendo loro informazioni preziose per eseguire una diagnosi corretta ed un trattamento efficace.

E’ a tutti gli effetti un esame all’avanguardia per avere una ricostruzione virtuale ed ottenere informazioni cliniche in più. Rispetto ad una tac classica, le dosi di radiazioni a cui è esposto il paziente è inferiore di 5-20 volte. L’esame può essere eseguito sia in piedi che in posizione seduta e ricorda molto da vicino quello di un comune esame di ortopantomografia delle arcate dentarie.

L’esame è di breve durata (soltanto alcuni secondi) ed al paziente viene chiesto durante la procedura di mantenere la lingua a contatto con il palato e di non effettuare movimenti che potrebbero compromettere la qualità dell’esame.

Per prenotare la Tac Cone Beam puoi rivolgerti allo studio Dental@Med che si avvale di software di ultima generazione. Prima di procedere con l’esame è necessario rimuovere tutti gli oggetti di gioielleria o bigiotteria ed anche eventuali protesi mobili. L’esame viene eseguito in condizioni “basali”, ossia senza l’utilizzo di mezzo di contrasto endovenoso.